venerdì 18 luglio 2014

      LA CARTA DEI VINI: IL NOSTRO JOLLY»   


"IL PESCEGATTO" PREMIATO DA GOWINE
incontri di vini 1Paolo Apicella, assessore allo sviluppo economico del Comune di Savona (sx), Gioacchino La Franca, delegato GoWine Savona, Pierluigi Giorgi, presidente Club del Buttafioco Storico e Massimo Corrado, presidente GoWine
Un riconoscimento all'impegno a favore della diffusione della cultura del vino a Savona e provincia: questa la motivazione del premio assegnato dal Club GoWine Savona al ristorante "Il Pescegatto" di Vado Ligure nell'ambito della serata "Incontri di...vini" svoltasi mercoledì 13 novembre all'Idea Plus Hotel **** nel centro polifunzionale Le Officine a Savona.
L'evento, organizzato da GoWine associazione nazionale di consumatori-turisti del vino, in collaborazione con i soci del Club Go Wine di Savona e con il Comune di Savona, oltre a promuovere un incontro enologico che ha unito i territori vinicoli del Ponente ligure e dell'Oltrepò Pavese ha fornito l'occasione per premiare gli operatori locali del settore che si sono particolarmente distinti nella promozione delle specialità liguri.
Vado Ligure è stata ben rappresentata da Michele Tirotto e Giorgia Zavaglia, titolari del ristorante "Il Pescegatto".
«Siamo orgogliosi che un'attività recente come la nostra, attiva da appena due anni e mezzo sia stata premiata accanto a importanti e storiche enoteche savonesi – afferma Tirotto – È un riconoscimento importante, ma anche la riprova che il nostro modus operandi funziona».

La carta dei vini del ristorante è infatti piuttosto particolare.
«I vini che proponiamo ai nostri clienti variano quasi giornalmente, in base al menu – spiega Giorgia Zavaglia – Serviamo esclusivamente pescato fresco, quindi sia il menu sia i vini da abbinarvi dipendono da ciò che abbiamo acquistato al mercato ittico. Talvolta può rappresentare un rischio, ma poter proporre un menu sempre diverso è comunque una bella sfida e uno stimolo in più sia per noi sia per i clienti».
La scelta dei vini è dunque legata a doppio filo ai piatti, ma risponde a una filosofia ben precisa:
«Siamo clienti noi stessi, prima ancora che ristoratori – precisa Tirotto – Ricerchiamo e proviamo tutti i vini che poi andremo a servire: devono piacere anche a noi perché poi possiamo proporli con convinzione agli avventori. Ci muoviamo in prima persona per cercare produttori e cantine a chilometro zero per valorizzare le tante piccole realtà locali e regionali che meritano di essere promosse.
Non sempre è facile e richiede un impegno non indifferente in termini di tempo, ma riteniamo che ne valga la pena – conclude - I clienti apprezzano una carta dei vini non convenzionale e sono molto interessati a scoprire vini poco reclamizzati. Superato l'iniziale disorientamento nel trovarsi di fronte una lista inusuale, si lasciano guidare e consigliare, apprezzando la novità e anche il duro lavoro che vi è dietro. Talvolta sono proprio i clienti stessi ad avanzare proposte e suggerimenti».
Pesce e vini locali rappresentano pertanto la ricetta del successo di un ristorante che, a dispetto della giovane età, si sta già ritagliando uno spazio importante nel panorama enogastronomico savonese.

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